22 Feb Crowdfunding per la ristrutturazione del Giardino del Richini
Introduzione
L’Almo Collegio Borromeo è incastonato in un vero e proprio polmone verde nel centro della città di Pavia. Cuore e nucleo più antico è il giardino secentesco che isola la monumentale e compatta mole del palazzo e, al contempo, ne filtra il rapporto con il tessuto urbano pavese. Stando alla prima convenzione nel 1563 con l’architetto Pellegrino Pellegrini (1527-1596) a cui Carlo Borromeo affida la progettazione e costruzione del collegio, il viridarium era già previsto, quale logica e armoniosa estensione della struttura dell’edificio. Esso avrebbe completato lo spazio architettonico che, organizzato secondo l’eleganza proporzionale del linguaggio manierista d’impronta romana, si traduce in nobile e luminosa corte interna a doppio loggiato, dialogando, verso oriente con lo spazio aperto della natura. L’ultimazione dell’edificio nel 1586 con la costruzione della terrazza lastricata e balaustrata in pietra (con emblemi borromaici realizzati a scalpello) e della doppia scala di raccordo Introduzione tra il piano di cortile e loggiato e il livello del giardino sottostante, sarà seguita da una pausa nei lavori in concomitanza con l’apertura ufficiale del Collegio (1588) e la loro ripresa (dal 1616 fino all’ultimo collaudo nel 1629) con l’arrivo di un altro illustre architetto: Francesco Maria Ricchino (1584-1658) incaricato dal cardinale Federico Borromeo – al quale si deve la realizzazione del giardino. Grazie al suo intervento, si delinea un cannocchiale prospettico che collega l’ingresso occidentale del palazzo con la curva dell’esedra che cinge con grazia il giardino, culminando nella nicchia incorniciata da bugnato rustico della fontana barocca. Prendono forma così le due basse ali di portico che mediano il rapporto tra la fabbrica del collegio e il suo hortus conclusus.
Il giardino è strutturato secondo il gusto del tempo “all’italiana”: è composto da aiuole dalle precise sagome geometriche, specchi di prato bordati da basse siepi di bosso, gallerie vegetali di carpini corredate da panchine, grandi vasi con alberi di agrumi, cespugli di fiori e erbe aromatiche. Il tutto reso possibile dall’elemento cardine di ogni giardino: l’acqua; nel Seicento giungeva qui dal fossato del Castello Visconte e, attraverso complessi e ingegnosi sistemi di canalizzazione documentati da schizzi e disegni conservati nell’archivio del Collegio, culminava nella fontana barocca della nicchia. Ancora oggi l’acqua compie un doppio balzo prima in una vasca a sarcofago e quindi in una conchiglia lapidea per acquietarsi nella vasca di forma ovale a filo terra. Secondo le intenzioni di Carlo Borromeo e del suo successore e primo patrono del Collegio, il cardinale Federico Borromeo, questo spazio doveva fungere – e continua a farlo – da cornice ideale per la concentrazione nello studio, la contemplazione della Bellezza e la meditazione sul Bene, la crescita intellettuale e l’elevazione spirituale. In linea con questo fine il giardino ha mantenuto nei secoli un aspetto elegante e articolato ma anche sobrio. Il giardino secentesco si qualifica quindi come uno spazio protetto, recintato, destinato alla ricreazione degli alunni del Collegio, che nella bella stagione possono sostare al fresco del portico e all’ombra delle piante, passeggiare, parlare e svagarsi dalle impegnative ore dedicate allo studio.
Intervento
L’intervento di manutenzione necessario alle strutture architettoniche del giardino secentesco mira al conservazione delle caratteristiche formali di questo spazio e all’esaltazione dei valori di armonia e coerenza visiva tra il palazzo del Collegio e questa sua propaggine, parte integrante della struttura sia da un punto di vista tanto architettonico, sia funzionale e ideale.
Il Crowdfunding
“Semel semper” è una delle espressioni più diffuse tra gli Alunni e gli Alumni dell’Almo Collegio Borromeo. Per sottolineare questo vincolo sempiterno, il Collegio e l’Associazione Alunni lanciano la prima campagna di Donation Crowdfunding per sponsorizzare la manutenzione straordinaria del Palazzo per la Sapienza. Il prestigioso giardino all’italiana che ha accolto passeggiate, studio, sogni e feste di centinaia di alunni oggi ha bisogno del loro aiuto.
Come aderire
Si può aderire alla campagna “1561-2021: SEMEL SEMPER. UN REGALO PER I 460 ANNI DEL COLLEGIO BORROMEO” facendo una donazione libera:
1. con un BONIFICO BANCARIO alla “Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia ONLUS” presso Banca Intesa Sanpaolo IBAN IT10X0306909606100000122582. Il versamento deve indicare nella causale: “FONDO ANGELINI PER DISPONIBILITÀ – crowdfunding Richini”.
2. In alternativa, più comodo ma senza deduzioni fiscali, si può usare PAYPAL cliccando su questo link.
Come segno di gratitudine
Con erogazioni superiori a € 250 euro si riceverà in omaggio il Cofanetto celebrativo dei 460 anni del Collegio, che contiene due volumi editi da Skira:
• “La resistenza della bellezza”
• “Di luce e ombra”
Informazioni
Per gli Alumni che vivono in Italia le donazioni sono deducibili e detraibili secondo i termini di legge sia come persone fisiche che giuridiche. Per gli Alumni che vivono negli USA è possibile aderire alla campagna attraverso il CAF America. Per ulteriori chiarimenti, si può contattare la nostra segreteria:
• segreteria@collegioborromeo.it
• tel. +39 0382.39550