Presentazione del Presidente
prof. avv. Vincenzo Salvatore
La Fondazione Almo Collegio Borromeo si avvale da
oggi di un nuovo importante strumento istituzionale
di comunicazione, fonte di preziose informazioni
sulla natura dell’attività esercitata e sulle dimensioni
dell’ente, anche ai fini della valutazione delle attività
svolte.
La pubblicazione del Bilancio sociale non costituisce
solo l’adempimento di un’obbligazione imposta dalla
nuova disciplina applicabile agli enti del terzo settore, ma intende rivolgersi a un pubblico più vasto, in un’ottica di condivisione e trasparenza, stimolandone l’attenzione e il coinvolgimento, anche propositivo, attraverso un processo conoscitivo più approfondito.
Al di là delle cifre e dei dati finanziari ricavabili dal
Bilancio di esercizio, dal Bilancio sociale emerge
la fotografia di un Collegio in buona salute, vivace
nelle proprie iniziative e determinato nell’affrontare
i mutamenti organizzativi e gestionali nel rispetto
dei nuovi requisiti normativi e dei nuovi standard
qualitativi stabiliti dalla legge per ottenere e mantenere l’accreditamento ministeriale come collegio di merito.
Un Collegio che si sta rinnovando, nel solco e nel
rispetto dei valori che ne hanno contraddistinto la
storia plurisecolare, ma anche nella consapevolezza
di dover offrire alle giovani generazioni idonei
strumenti formativi, in un percorso di crescita umana e professionale ispirata a valori di eccellenza, che consenta loro di affrontare al meglio le sfide di un mondo globalizzato.
Sono rimaste scolpite nella mia memoria di allora
giovane studente di giurisprudenza le parole
pronunciate da Sua Santità Giovanni Paolo II in
occasione della visita al Collegio nella giornata
dedicata a San Carlo dell’anno 1984: “L’istituzione
del collegio universitario pensata da san Carlo non
rappresenta soltanto un frutto dello spirito del
Rinascimento, un episodio del vasto movimento
di rinnovamento cattolico, ma qualcosa di più,
di molto di più: l’impegno primario dedicato alla
formazione umana, spirituale e culturale dei
giovani per la soluzione delle grandi crisi sociali,
l’attenzione all’uomo come protagonista che forma
le strutture e le condiziona alle sue esigenze di vita
e di sviluppo”.
Sono parole che mantengono una connotazione di
estrema attualità.
Il Collegio, nelle sue varie componenti e attraverso
le proprie attività, conferma e consolida l’impegno
a perseguire l’obiettivo più alto della formazione
delle nuove generazioni nel contesto di un
rinnovato umanesimo cristiano.
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Presentazione del Rettore
don Alberto Lolli
Il palazzo “che respira sul fiume” (C. Angelini) non
smette di stupire per la sua straordinaria bellezza,
impronta della sollecitudine di chi lo ha immaginato,
costruito e curato in tempo di fame e pestilenze. Il nostro Fondatore ritenne necessario edificare questo Palazzo con tanta cura che sgomenta! Non accettò modeste architetture, non rinunciò allo stupore dei particolari e non consentì che si declinasse in qualche dettaglio.
Leggendo la sua vita si comprende che Carlo Borromeo non riusciva a tollerare le mezze misure di vite tiepide e aveva in orrore l’egoismo delle vite spese esclusivamente per sé.
Sono certo che egli desiderasse che lo stordimento di
tanta Bellezza potesse far avvertire il brivido per una
vita autentica, perché tanto era incantevole il Palazzo, tanto dovevano diventare attraenti le vite di chi lo attraversava.
Ma la bellezza non si ferma al Patrimonio architettonico che ci è stato tramandato. L’esperienza, che questa intuizione profetica ha suggerito e realizzato, oggi continua nella sua straordinaria attualità.
Ancora oggi il Collegio Borromeo è la bellezza
dell’interdisciplinarità, antidoto all’iperspecializzazione dei saperi universitari.
Il Collegio è la bellezza dell’intergenerazionalità, che è nla capacità di prendersi cura dell’altro.
Il Collegio è la bellezza dell’internazionalizzazione,
rimedio essenziale contro il sospetto verso le diversità.
Il Collegio è la bellezza d’avere un domani, di aggiungere tempo al tempo, di non avere la fretta di dirsi tutto, come può capitare agli amici che si
vedono raramente.
Questo Bilancio, attraverso le sue parole e i suoi
numeri, racconta la convinzione che la Bellezza
non sia mai data una volta per sempre e descrive
lo sforzo di molti perché ancora oggi il Collegio
Borromeo possa essere un’esperienza affascinante
per chi lo attraversa per poche ore o per molti anni.
Mi auguro che di questo sforzo che dura da oltre 450
anni, tutti ne siano coscienti e ne facciano tesoro.
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